

E scrive per contratto, a mio avviso, non più per piacere. E forse e' questo il problema: viaggia per scriverne non per viaggiare e ciao spontaneità. Qui l'ispirazione non c'e' proprio più, sparita la leggerezza dalle sue pagine, si trascina faticosamente alla ricerca dell'incontro interessante o della storia curiosa da raccontare. "Prateria" meno scorrevole ma non brutto, già in "Nikawa", secondo me, Least Heat-Moon aveva perso lo smalto.

Ho amato molto "Strade blu", letto e riletto con altrettanto piacere a distanza di parecchi anni. Mi abbiocco alla seconda pagina, mi annoio, quando lo riprendo in mano devo rileggere il già letto perché me lo sono scordato. Sono arrivata faticosamente ad un terzo e non riesco ad andare avanti.
